Perchè la Casa dell’Artista?Silvestro Cisbani in arte "Silci"

    Mio padre, Silvestro Cisbani, in arte “Silci” è stata forse la persona più eclettica da me incontrata; i suoi interessi hanno spaziato dalla pittura, alla scultura passando per l’architettura e con essi ha plasmato la sua Casa che è infatti imbevuta di tutte le sue conoscenze artistiche, tecnologiche e filosofiche; Dotato di una grande mente matematica riusciva a conciliare la funzionalità con la bellezza; in ogni angolo è possibile ammirare un suo dipinto o una sua scultura di legno o terracotta, inserite con naturalezza negli ambienti di vita quotidiana, i quali sfruttano gli spazi in un continuo ed armonico raccordo di pieni e di vuoti.

     

     

    La casa come “agorà” e la matematica applicata

    La filosofia che permea la Casa è quella della comunicazione: gli spazi comuni (soggiorno, salone, ingresso e sala lettura)  sono in realtà la suddivisione di un unico grande  ambiente, una sorta di “agorà” il luogo per eccellenza del libero scambio di idee ed argomenti, concetto legato a doppio filo a quello di ospitalità.

    “Non c’è certezza nella scienza se la matematica non può esservi applicata, o se non vi è comunque in relazione” disse Leonardo. Non so se mio padre avesse mai letto questa massima, so soltanto che egli ha seguito per tutta la sua vita la via di rigore e verità rappresentata dalla matematica applicandola alla materia; una documentazione tangibile di ciò può essere ritrovata in vari particolari della Casa: nel controsoffitto del Salone in cui è presente un rettangolo Aureo; oppure nella audace soluzione della Scala a Chiocciola, che cela in sé un piccolo enigma, che proponiamo sempre ai nostri ospiti.

    Alla sua scomparsa, mi sono trovato a dover gestire un tesoro, fatto non solo di opere d’arte, ma anche e soprattutto di conoscenza. Decisi quindi di aprire la Casa dell’Artista al pubblico per far conoscere le opere e le qualità di quest’uomo fuori dal comune e per condividere quanto egli mi ha tramandato. La via più naturale per riuscirci senza trasformare gli ambienti in uno statico museo, era quella di creare una struttura di accoglienza, come è appunto un B&B, che permettesse agli ospiti di essere parte “vivente” dell’opera d’arte che è la Casa in sé.
    Oggi, dopo un lungo anno di lavoro posso dire di aver realizzato il mio intento. Mi auguro ora che molti di voi possano venire a godere dell’atmosfera unica che si respira qui, nella Casa dell’Artista.

    Alessio Cisbani